mercoledì 24 aprile 2013

La dialettica tra lungo e breve termine

In questi giorni incerti, mi sembra di essere tornata lì, al 19 maggio 2010.
Ah no, certo: ora non bevo più latte.


Ho visto un’ex collega a pranzo giorni fa.
Dice che il suo fidanzato le ha chiesto di sposarlo dopo tre giorni che la conosceva, che ha passato più di dieci ore negli ultimi due giorni a visitare case da acquistare e ha visto i genitori del fidanzato cinque volte in una settimana.

Il magro bilancio dopo questa conversazione è stato:
  •     io, dopo tre giorni che conosco qualcuno, trovo ardito anche chiedere "caro, mi passi il sale?";
  •     in due giorni non sono stata nemmeno dieci ore a casa mia (notte inclusa);
  •     la massima vertigine di stabilità che posso sopportare è l’acquisto di latte a lunga conservazione;
  •     saranno dodici anni che non vedo i miei genitori cinque volte in una settimana;
  •     anche in un mese, a pensarci bene.
3, 2, 10, 5.
Magari me li gioco al lotto.
Se vinco mi compro latte a lunga conservazione per dodici anni.

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