martedì 12 novembre 2013

Senza titolo

Non aveva mai creduto in dio. L’idea di un signore con la barba che vive sulle nuvole le era sempre parsa ridicola. Però credeva in tante cose che, messe tutte insieme, facevano un baffo al signore con la barba.
Credeva, ad esempio, che i giorni sono tutti uguali, finché non ne arriva uno diverso. Credeva che le cose succedono per caso, ma quel che ci resta, con il caso non ha nulla a che spartire. Soprattutto era convinta che ogni persona avesse qualcosa da insegnarle.

Luca in terza elementare le aveva insegnato che non si regalano profumi ai maschi per San Valentino. Che anche alle femmine è meglio non regalare profumi, le era arrivato in insegnamento da Sergio, insieme al flacone ben impacchettato trovato in omaggio nel fustino del Dixan.
Dalla sua amica Eva aveva imparato a lasciare con classe, da Pietro aveva capito che conta di più essere lasciati con classe. Aveva imparato a baciare, che non è una cosa banale, ma il nome di chi glielo aveva insegnato non lo voleva dire mai più. Crescendo, le cose che imparava erano più complicate e in ogni caso sempre più brutte o sempre più belle delle precedenti.

Era così immersa in questi pensieri che aveva saltato la fermata, avrebbe camminato un po’: era in anticipo e aveva creduto di essere in ritardo, e il fatto di dare la colpa al cambio dell’ora e non alla vodka la faceva sentire vecchia, e un po’ bugiarda.
Era convinta che sarebbe stato uno di quei giorni uguali a tutti gli altri: gli uomini passeggiavano sempre con l’impermeabile sopra il pigiama, le macchine si spegnevano ai semafori e le foglie continuavano a cadere scivolando sotto i tacchi delle signore pronte per la messa.

Non sapeva ancora che quel giorno sarebbe stato un giorno un po’ diverso: il parrucchiere le avrebbe insegnato che i boccoli non erano di moda, quell’inverno; Sara le avrebbe insegnato la ricetta dei biscotti di zenzero e un messaggio da molto lontano le avrebbe ricordato che l’amicizia vince il tempo e lo spazio, anche senza velocità.
E poi avrebbe imparato che proprio quando non ti aspetti nulla arrivano le sorprese migliori, e che le sorprese migliori a volte portano lo stesso nome che avresti giurato di non dire mai più.

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