C'era un regalo sotto il letto, l'aveva trovato cercando le mutande: sedere al vento, la sua camicia addosso; se fosse riuscita a trovare una cravatta ci avrebbe fatto una cintura e sarebbe uscita così, sotto la pioggia.
Ma prima doveva trovare le mutande. Era una parola così brutta, pensava, ma erano ancora più brutti tutti quei nomi che la gente si inventava per non dirla.
Mutandine: un babà è sempre un babà, anche se la pasticceria ti vende un mignon. Solo che è più piccolo e c'è meno rum. Era il nome che la innervosiva di più.
Slip: David Beckham non avrebbe mai coperto, con la sua grazia, le immagini di tutti gli uomini di mezza età su tutti i bagnasciuga del mondo. Le piaceva un po' di più solo perché le ricordava il suono di quando, agganciato a dita frementi, scivola giù.
Poi c'erano le varianti in cui la forma si sostituiva alla funzione: coulotte, tanga, brasiliani. Babà ancora più grossi, uomini di mezza età sui bagnasciuga di Mykonos: non le piacevano, nomi artificiali, un po' bigotti. C'era chi non le chiamava affatto e parlava di biancheria, di lingerie: sicuro era gente che non la perdeva sotto letti che non era certa che avrebbe rivisto. "Tesoro, dove è finita la mia lingerie?" Come farsi un giro nel centro di Roma e chiedere a un giapponese la strada per arrivare a quella chiesa famosa.
Adesso se ne vergognava un po', di quelle mutande sciocche, da adolescente. Si pentiva di non aver indossato qualcosa di pizzo nero, o magari quelle azzurre, trasparenti. Ma non sarebbe cambiato niente, non avrebbe voluto comunque cambiare niente: le mani, le labbra, i morsi leggeri, la notte. Non avrebbe cambiato nemmeno la ricerca frettolosa del giorno dopo che le avrebbe fatto scoprire quel regalo sotto al letto. Non lo avrebbe aperto, si sarebbe vestita e raccolto i capelli, gli avrebbe lasciato baciare il collo, gli avrebbe baciato le dita delle mani lentamente, una per una, e avrebbe aspettato.
Perché le sorprese migliori a volte preferisci lasciarle nel loro nascondiglio sotto a un letto e aspettare che siano loro a venire da te quando sono pronte per essere aperte. E mentre si metteva il rossetto sorrideva, perché sapeva che per l'occasione avrebbe indossato le sue mutande più belle.
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