venerdì 9 novembre 2012

Very important niente

Arranco sul binario dodici con il trolley, una brutta borsa del computer e tendinite da tacchi. Vorrei già essere a casa nella Jacuzzi, o nel bidet, che è più realistico, ma il mio percorso è interrotto da un cordone di velluto e un tappeto rosso. Nemmeno sulla Croisette... Prego passare a sinistra lagna come un mantra il train manager di Trenitalia. La gente attorno a me si volta e dice E' lui, sì sì, guardalo.
Io, che non riconosco un vip nemmeno quando sono a cena con lui, mi volto curiosa sperando di scorgere un volto amico nella figura grassoccia vestita di nero oltre il cordone. O almeno che sia Francesco Guccini. Invece no. Forse ho sbagliato tutto: magari è quel giovanotto accanto a lui il vip, forse sì, magari quello è proprio Will Smith. Attorno a me tutti sembrano capire ma non apprezzare e io consolo il mio senso di alienazione ripetendo una frase amica: I Vip, Olivia, sono le persone importanti per Te. Allora faccio finta che sia Guccini, anche se odia il nero e per emigrare in America prende il tram, e con l'anima in pace ma lontana, mi affretto verso le scale: sono la donna straniera riflessa sul finestrino del treno, ombra colorata che viaggia in direzione contraria. E ostinata. (Speriamo).

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