martedì 16 luglio 2013

Per nessuno.

Mio caro Jim,
vorrei dirti la verità, ora che è un tempo vuoto, dimenticato anche dai tuoi libri, dai ricordi.
Vuoi ascoltare questa canzone? Mi bracca da quando ancora non esisteva; correvamo insieme giù per le scale, lei era con noi: due note più su, un'ottava più in basso, non importa.
Caro Jim, non avrei voluto combinare tutti questi guai. Una volta mi hai chiesto perché ho preferito lui. Non ti ho risposto, ho solo dato un calcio a un sacchetto di cartone vuoto che ha fatto un giro molle e poi è subito tornato sul selciato. Sono stati così tutti i miei tentativi di dirti la verità: calci distratti che non vincevano l'aria e ritornavano, fiacchi, sulla terra.
La verità è che prefivo te, immensamente. Ti preferivo di un desiderio così forte che mi faceva piangere.Ti preferivo quando sono salita sul treno con lui, quando stavi zitto, quando mi facevi il solletico, quando tornavi. Sempre, ti preferivo sempre: il mio cuore trasaliva solo a immaginare la gioia di averti con me.
Hai ascoltato la canzone? Non ho preso il treno con te quella notte perché tu non c'eri.

Tua sempre
Catherine

















Leggi il racconto ascoltando Good for no one, di Herman Dune

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