lunedì 10 dicembre 2012
Raining in darling
Non piove più. Sono umano, ho provato a stare sveglio con te per cercare le stelle nascoste tra i grani di stucco del soffitto. Ho provato a stare sveglio tutta la notte. Forse ho sbagliato notte, ho sbagliato nascondiglio.
Ringo se ne stava nell’angolo della stanza con un occhio aperto e uno no, ci guardava parlare con le nostre facce tese verso l’alto, dentro di sé sapeva cosa sarebbe successo e certamente non approvava. Adesso sembra arrabbiato con me, mi segue con il suo muso arricciato, mi guarda raccogliere le scarpe, rimettermi la mia maglia umida che ti sei stretta addosso, vuota, quando finalmente ti sei addormentata.
Era già l’alba e la pioggia aveva smesso di scendere da poco, pochi minuti. Ho sentito la pace cadere insieme all’ultima goccia attraverso la finestra che avevamo lasciato aperta: dormi sempre con la finestra aperta, anche quando si gela. All’inizio pensavo che fosse una follia, poi ha iniziato a piacermi. Ora penso sia solo libertà.
Lo accarezzo, non ho il coraggio di accarezzare te. Non saprei uscire sapendo che mi guardi dalla finestra, appannandola con il tuo fiato fino a farmi scomparire. Amore. Fuori si sta bene, ci sono milioni di cose da fare. Un uomo deve, può fare. Può uscire a giocare a bocce, lavorare, stare fermo in un bar a guardare le stecche del biliardo scivolare al rallentatore sul tappeto verde. Ho visto uomini lavorare fino a morirne, impalcature cadere, aerei volare con la cravatta, mani spezzarsi, rughe di terra in faccia e sotto il sole. Farò quello. Passeggerò fino al lavoro, lascerò la spiaggia alle spalle, nasconderò il latrato di Ringo in una canzone di musica forte e non penserò a nulla, continuando a dimenticarmi di pensare a te.
Fuori si sta bene. Troverai le tue stelle dentro di te e io ti guarderò volare. Perché mi ami, so che mi ami.
Ascolta Raining in darling su Youtube
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