Era la fine di novembre del 2008 e facevo un elenco dei ti amo. Ora potrei allungarlo all'infinito, ma non è questa la regola. Però posso promettere di tornarci su. Presto.
C'è quello da bambini, sui biglietti colorati o confessato alla mamma con grugno serio da persona grande. Quelli sui diari e quelli urlati, e tutti gli altri solo pensati. Quelli chiusi in un pianto e quelli che fanno commuovere perché non ci avresti più sperato. Quelli di fronte a un tramonto, quelli che sono solo gioia. Quelli consueti come un ciao, ma belli lo stesso perché sai che sotto sono veri e intensi. Quelli scritti su un muro per riconquistare, quelli per tradire, per raggiungere scopi, quelli gratuiti o regalati. Quelli che sai che non torneranno più e quelli che sai che non sono mai arrivati.
Io ricordo quello di un momento, quando lo sentivo premere forte nella testa e nel petto, senza uscire.
Perché il più grande nemico di tutti i ti amo del mondo è la paura.


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